Amianto – Ogni 28 aprile vengono ricordate le persone che hanno perso la vita a causa di questo materiale, da tempo illegale in Italia. Utilizzato per molto tempo nell’edilizia e non solo, i suoi effetti sulla salute emergono anche dopo decenni
Dal primo gennaio 2015 al 31 dicembre 2016, sono stati censiti in Italia 3.700 nuovi casi di mesotelioma, un tumore particolarmente legato all’esposizione all’amianto. Questo dato, contenuto nell’ultimo rapporto dell’Osservatorio nazionale amianto, è in linea con i casi di altri Paesi industrializzati come le 3mila diagnosi annue negli Stati Uniti e i circa 2.500 casi del Regno Unito nel 2015. L’amianto è collegato anche a diverse altre malattie potenzialmente mortali. Secondo l’Osservatorio il mesotelioma provoca circa 1.800 morti all’anno, cui vanno aggiunti circa 3.500 decessi causati dai “tumori polmonari per amianto”, per un totale che supera 5mila vittime all’anno solo in Italia. In occasione della Giornata mondiale dedicata alle vittime dell’amianto ecco una una panoramica sulla portata del fenomeno a oltre 25 anni dalla legge italiana che di fatto proibì la produzione dell’eternit.
Amianto e eternit, cosa sono
L’amianto, o meglio, gli amianti, sono minerali costituiti in fibre molto sottili, particolarmente resistenti al calore e alla combustione. Grazie a queste caratteristiche, l’amianto si diffonde sempre più nella produzione di materiali edilizi, tessuti, componenti automobilistici, fino a raggiungere il picco di produzione nel 1980. Da allora le crescenti prove sulla sua tossicità ne riducono la fabbricazione, divenuta poi illegale negli anni Novanta in diversi Paesi, fra cui l’Italia. L’eternit, noto come cemento-amianto, è un materiale di copertura composto da questi particolari minerali, ed è stato largamente impiegato per la produzione di tetti nella tipica conformazione ondulata, oltre che in numerose altre applicazioni. Questo materiale, brevettato all’inizio del secolo scorso, trae il suo nome dall’elevata resistenza del materiale (ritenuto, per questo, “eterno”).
La tossicità
Nel 1943 la Germania riconosce che l’inalazione delle sottili fibre di questo materiale provoca il cancro ai polmoni e il già citato mesotelioma, disponendo il risarcimento ai lavoratori che ne avevano subito le conseguenze. In Italia l’estrazione, la produzione e la commercializzazione dell’amianto e dei vari prodotti da esso derivati è vietata dalla legge 257/27 del marzo 1992. Da allora è partita la bonifica delle strutture realizzate con questi materiali. Tutte le malattie legate all’amianto richiedono in genere molti anni per manifestarsi e per questa ragione le statistiche attuali riflettono ancora i danni provocati diversi anni fa.
Le vittime in Italia
Secondo l’Osservatorio nazionale amianto, il mesotelioma, che “presuppone sempre l’esposizione ad amianto, salvo rari casi”, provoca circa 1.800 morti all’anno, cui vanno aggiunti circa 3.500 decessi causati dai “tumori polmonari per amianto”, per un totale che supera 5mila vittime all’anno nella sola penisola. Il mesotelioma, precisa l’Ona, “è di origine professionale per il 90% dei casi per gli uomini e in circa il 50% per le donne e con un’aspettativa di vita che, in media, è di 8 mesi e con un grado di sopravvivenza a 5 anni dal 7% al 12%”. La maggioranza dei casi viene riscontrata nei settori dell’edilizia (il 15,2%), dell’industria metalmeccanica, tessile, cantieristica navale, e della difesa. Nel 2016 80 casi di mesotelioma sono stati diagnosticati nella scuola e altri 650 nelle ferrovie.
Le iniziative per la Giornata mondiale
L’Associazione familiari vittime amianto (Afva) celebrerà la giornata mondiale in una delle località-simbolo della lotta contro l’eternit: Casale Monferrato (Alessandria). In questa cittadina fino al 1986 era in attività uno dei maggiori stabilimenti di produzione di eternit, le cui conseguenze sulla salute si sono protratte per i decenni successivi.
…