Combattere la malasanità

In Italia si stimano circa 7.800 casi di decessi all’anno per infezioni acquisite nei nosocomi, pari al doppio delle morti legate agli incidenti stradali. l’impatto è devastante se si considera che rappresentano un rischio fatale quanto la somma delle maggiori malattie infettive messe insieme: influenza, tubercolosi e Hiv.

Un problema non immediatamente visibile ma molto concreto e purtroppo in peggioramento. Tutto ciò dovuto all’aumento dei pazienti più ‘fragili’, con un’età superiore ai 65 anni, all’utilizzo di sistemi sempre più invasivi per l’organismo umano, come cateteri o endoscopi che costituiscono veicoli di batteri. Ma soprattutto alla scarsa adozione di strategie di prevenzione. Inoltre, il tema delle infezioni correlate all’assistenza ospedaliera sarà la nostra prossima battaglia.

Le infezioni ospedaliere fanno più morti degli incidenti stradali. È necessario attuare pratiche di prevenzione corrette e questo significa applicare protocolli rinnovati ed adeguati. Bisogna agire in questa direzione, per la tutela dei pazienti e per migliorare il Sistema Sanitario Nazionale. Considerando che i costi di trattamento di una singola infezione variano dai 5 ai 9 mila euro.

Bisogna aumentare la consapevolezza dei cittadini.

Per questo motivo è più che mai necessario aumentare la consapevolezza dei cittadini e sensibilizzare gli operatori sanitari sul tema della prevenzione e dell’antibiotico resistenza. Abbiamo bisogno di corrette pratiche di prevenzione.

Pratiche che passano da rinnovati e adeguati protocolli potrebbero ridurre del 20-30% questo ‘gap’ nel percorso assistenziale. Ciò concorrerebbe a migliorare anche l’impatto economico sul Sistema Sanitario Nazionale, considerato che i costi di trattamento di una singola infezione pesano dai 5 ai 9 mila euro.

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